Nato a Napoli il 29 maggio 1956, Rino Quattromani, chitarrista cantante, diplomato al Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa”, è docente di musica presso la scuola statale ” G .Nosengo” di Arzano, in provincia di Napoli.

Già appartenente a una famiglia di musicisti professionisti, ha ereditato direttamente da suo nonno, il chitarrista Giorgio Russo, la passione per la musica.

Alla madre ha dedicato l’omonima associazione “Lina Russo Quattromani” di cui è presidente.

Detta associazione non ha scopo di lucro e si propone come importante riferimento culturale per il nostro territorio. Ha realizzato numerosi eventi soprattutto per i comuni della Campania e del Lazio.

Rino Quattromani è anche autore e compositore, iscritto alla S.I.A.E. dal 1980 ed ha composto musiche teatrali, brani didattici per i ragazzi di scuola media, musica classica e leggera, spesso con la collaborazione del paroliere dott. Pasquale Bianco.

Nel gennaio 2001, Rino Quattromani,  in compagnia di un suo caro amico, il dott. Pasquale Bianco, ricordando la madre scomparsa prematuramente, esprime il desiderio di farla rivivere attraverso un evento che potesse, in qualche modo, far parlare di lei , la violinista Lina Russo. Quale migliore occasione se non attraverso la musica, attraverso quell’arte che l’aveva accompagnata sin da piccola, essendo anche  figlia e sorella di altrettanto  sei musicisti.

Nasce così  l’idea di  istituire un concorso canoro ad Arzano e premiare il vincitore con il “Premio Lina Russo Quattromani”

Nasce così “ Una voce ad Arzano”, al fine di creare una vetrina per i giovani artisti, per i talenti “nascosti” e non valorizzati. La prima edizione del festival viene realizzata in una scuola con pochi mezzi e tantissima volontà. L’evento, essenziale nella forma, è però già ricchissimo di contenuti. 

Il festival riscosse lo sperato successo tra la gente e, soprattutto, tra i giovani partecipanti, che videro realizzare  un sogno nel cassetto: esibirsi davanti ad un grande pubblico e ascoltare la propria voce su un disco. Vince Simona De Rosa, cantante jazz napoletana, cantautrice e musicista. Nel suo palmares figurano collaborazioni illustri negli Stati Uniti e anche in Italia.

E’ così che il Direttore Artistico comincia a crederci davvero, pianificando già grandi passi in avanti per le future edizioni…Con questi presupposti prende il via la seconda edizione, che si tiene nel dicembre del 2002 al Teatro Le Maschere di Arzano, i cui 400 posti a sedere non bastano a contenere la grande affluenza di pubblico. La giuria, composta esclusivamente da professionisti del settore, premia un giovanissimo gruppo: gli Gnut, che si riveleranno all’altezza del potenziale artistico che Rino Quattromani aveva visto in loro. Riceveranno, infatti, diversi riconoscimenti in ambito musicale.

La terza edizione del Festival si apre con un bel brano presentato come sigla di apertura, cantato e ballato da tutti gli artisti insieme. Il brano “Vecchi confini”, scritto da Rino Quattromani e Pasquale Bianco diventa la sigla ufficiale del festival. La qualità dei concorrenti è anche quest’anno altissima. Si mettono in evidenza molti giovani talenti, come Daniele Blaquier, attualmente componente del gruppo “NERI PER CASO”

“Una Voce ad Arzano” è ormai uscito dai confini comunali e Rino Quattromani, incoraggiato dai risultati lusinghieri, decide di operare una svolta radicale concernente il target della manifestazione; dal 2005 “Una Voce ad Arzano” diventa “Una Voce in Campania”, così da evidenziare la dimensione più ampia di questo nuovo Festival: 5 tappe nelle 5 province campane

Poi la collaborazione col Festival di Castrocaro che ha permesso ad alcuni concorrenti di una voce in campania di partecipare alla serata finale su RAI uno.